Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

venerdì 23 marzo 2012

SNAMI : le proposte per gli ambulatori distrettuali

Di seguito si porta all'attenzione dei colleghi la proposta dello SNAMI per gli ambulatori distrettuali, in risposta alla richiesta del Governo, presentata agli Stati Generali della Medicina Generale di Sabato sorso, 17 marzo. E' disponibile, per gli iscritti che la volessero richiedere al seguente indirizzo: snamicaserta@gmail.com , la versione in ppt. Saremo lieti di inviarla.
Pasquale Orlando




            BOZZA PROGETTO SNAMI AMBULATORI DISTRETTUALI


•         BREVE RIPASSO:
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•         NEL WORKSHOP DI MASSA LUBRENSE ABBIAMO ASSISTITO A DELLE RELAZIONI SUI SEGUENTI ARGOMENTI:
•         strutturazione del territorio
•         ruolo giuridico del medico di medicina generale
•         ruolo del medico di medicina generale nella governance clinica
•         libera professione e medicina generale
•         medicina generale ed emergenza – urgenza nel territorio
•         domiciliarità e patologie croniche
•         qualità delle prestazioni in medicina generale
•         specializzazione e medicina e generale
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•         L'IDEA ERA QUELLA DI APRIRE UNA FINESTRA SUL MONDO SNAMI E SU COSA PENSASSERO I DIRIGENTI SUL RUOLO E LE FUNZIONI DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE IN ITALIA.



•         OBIETTIVI NEL BREVE TERMINE

•         QUELLO CHE, PERO', ADESSO E' IMPORTANTE E' METTERE INSIEME LE MIGLIORI PROPOSTE, IN TERMINI DI ORGANIZZAZIONE DEL TERITORIO, IN MODO DA CONFEZIONARE UNA PROPOSTA SERIA, CONCRETA E IN LINEA CON IL CONTRATTO NAZIONAE, CHE PERMETTA DI PRESENTARCI CON UNA PIATTAFORMA PRATICA, NON IDEALMENTE ASTRATTA, CHE POSSA FARCI IDENTIFICARE IN MODO INCONTROVERTIBILE, TENENDO BEN PRESENTE LE IDEALITA' DEL NOSTRO SINDACATO.
•         A MIO AVVISO I SETTORI DELLA MEDICINA DEL TERRITORIO NON POSSONO PIU' MARCIARE COME SE FOSSERO DEI COMPARTIMENTI STAGNI. E' ANACRONISTICO, ALLA LUCE DI QUANTO STA ACCADENDO NELLO SCENARIO DEL SSN.
E' DI IERI LA DICHIARAZIONE DELMINISTRO BALDUZZI,CHE IN RISPOSTA ALLE LAMENTELE PER I PRONTO SOCCORSO AFFOLLATI, HA DETTO CHE I MMG DEVONO FARE DI PIU' E CHE, PER QUESTO, DEVONO ESSERE PRONTI ALLE H 24!.
COME AL SOLITO, INVECE DI AFFRONTARE SERIAMENTE IL PROBLEMA, ANCORA UNA VOLTA SI PUBBLICIZZANO DEGLI SLOGAN, SUI QUALI NON SI PUO' NON ESSERE D'ACCORDO, SALVO ,POI, ACCORGERSI CHE, IL TANTO DECANTATO POTENZIAMENTO DELLA MEDICINA DEL TERRITORIO, ALTRO NON E' CHE IL TENTATIVO DI SEPPELLIRE IN UN MARE DI BUROCRAZIA GLI OPERATORI
•         NOI, A MIO AVVISO, DOBBIAMO PARLARE DI CLINICA, PRESA IN CARICO ED EFFETTIVA IMPLEMENTAZIONE DELLE CAPACITA' OPERATIVE DEL SISTEMA , CON L'INTEGRAZIONE DELLE FIGURE CHE VI OPERANO IN UN OTTICA DI INTERAZIONE FRA PARI, NELLA QUALE IL MMG, SIA , AD UN TEMPO, IL MEDICO DI FIDUCIA CHE CONOSCIAMO E IL COORDINATORE DEI PERCORSI CLINICI PER FARE PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA.


•         ORGANIZZAZIONE
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•         SI DEVE PARTIRE DA QUANTO GIA' COSTRUITO IN TERMNI DI PROPOSTE E PROGRAMMARE, IN LINEA CON IL CONTRATTO NAZIONALE, UN MODELLO INTEGRATO NEL QUALE SIA DATO SPAZIO A QUESTO CONCETTO, PORTANDO  NEL TERRITORIO L'IDEA DEL MMG “REGISTA” DEL MODELLO ASSISTENZIALE
•         ASSISTENZA H24 IN FUNZIONE DELL'URGENZA: ATTREZZATURE, CONSULENZE, INVESTIMENTI;
•         MANTENIMENTO DEL RAPPORTO DUALE MEDICO – PAZIENTE COME ASSE PORTANTE DELLA STRUTTURAZIONE DEL TERRITORIO, MEDIANTE L'ADOZIONE DEL MODELLO “ CON SEDE DI RIFERIMENTO”, PREVISTO DALL'ACN NAZIONALE VIGENTE CHE ABBIAMO FIRMATO;
•         MODALITA' DI INTERAZIONE E COLLABORAZIONE, NELLA SEDE DI RIFERIMENTO, CON I COLLEGHI DEL TERRITORIO OPERANTI ( MMG, C.A., EMERGENZA, SPECIALISTICA)
•         QUESTO PUO' ESSERE UN CANOVACCIO, APERTO ALLE VOSTRE CONSIDERAZIONI, SU CUI LAVORARE. NON POSSIAMO PERDERE DI VISTA CHE, A CAUSA DEL BLOCCO DEI RINNOVI CONTRATTUALI, ABBIAMO CIRCA UN ANNO E MEZZO ( SITUAZIONE POLITICA PERMETTENDO) PER ELABORARE UNA NOSTRA PIATTAFORMA.
•         SAREBBE VERAMENTE FOLLE NON APPROFITTARNE.
•         DOBBIAMO USCIRE DAL GUSCIO, SCUOTERCI, PRENDERE ATTO DELLA REALTA', ADEGUANDOCI AD ESSA, E CERACRE DI DISEGNARE UNO SCENARIO CHE, NELL'AMBITO DI QUELLO CHE SI E‘ ANDATO CONCRETIZZANDO NEL SSN, CI CONTRADDISTINGUA IN MODO CHIARO E NETTO.
•         SOPRATTUTTO LO DOBBIAMO AI COLLEGHI CHE OPERANO NEL TERRITORIO , CHE NON POSSONO PERDERE DI VISTA LA LORO IDENTITA' O , PEGGIO, VEDERSI RIDOTTI A PURI COMPRIMARI ED ESECUTORI DI ORDINI, COME ALTRE SIGLE STANNO CONTRIBUENDO A FARE, PIU' O MENO COSCIENTEMENTE.

•         PUNTI DI RIFLESSIONE

•         GESTIONE INTEGRATA CON LE SPECIALITA' DEL TERRITORIO DELLE CRONICITA' ( PER ESEMPIO: DIABETE, IPERTENSIONE, CARDIOPATIE NON COMPLICATE, BPCO, ASMA, T.A.O. ECC.) ;
•         IL MMG GESTISCE IN PRIMA PERSONA L'EVOLUZIONE DELLA PATOLOGIA E RICHIEDE, ATTRAVERSO PERCORSI CONDIVISI, L'ASSISTENZA SPECIALISTICA NECESSARIA, GUIDANDONE GLI STEP SUCCESSIVI CON IL COLLEGA;
•         LADDOVE NE RAVVISI LA NECESSITA', DEVE POTER USUFRUIRE DI ACCESSI DEDICATI PRESSO L'OSPEDALE PER PARTICOLARI SITUAZIONI CRITICHE A SUO GIUDIZIO;
•         USUFRUIRE DI STRUTTURE DISTRETTUALI, PER GESTIRE LA FASE CRITICA, DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA, DEI PAZIENTI CRONICI IN ASSISTENZA DOMICILIARE, IN APPOSITI SPAZI DEDICATI PRESSO LE STRUTTURE DI CUI SOPRA ;
•         ATTREZZARE DEI PUNTI DI PRIMO INTERVENTO DISTRETTUALI PER LA RISOLUZIONE DELLEPROBLEMATICHE LEGATE AD EVENTUALI URGENZE CHE DOVESSERO MANIFESTARSI DURANTE LE ORE DIURNE, GESTITI DAI COLLEGHI DELLA CONTINUITA' ASSISTENZIALE

SISTEMA DI MEDICINA TERRITORIALE

•         POTREBBE ESSERE IL NOME DEL PROGETTO S.N.A.M.I.
•         PARTE DA DUE CONSIDERAZIONI ALLA BASE DEL VECCHIO ME.DI.CO.
•         ESSE SONO:
•         1) RIAPPROPRIAZIONE DELLA CRONICITA’
•         2) GESTIONE DELLE URGENZE
•         RIAPPROPRIAZIONE DELLA CRONICITA’
PARTENDO DALLE AGGREGAZIONI FUNZIONALI TERRITORIALI PREVISTE DAL VIGENTE  ACN SI POTREBBE IPOTIZZARE LA PRESENZA, NELL’MBITO DI UNA STESSA A.F.T., DI DUE GRUPPI DI AMBULATORI DISTRETTUALI ( NELLE STRUTTURE DISTRETTUALI CON SERVIZI E PERSONALE  A CARICO DEI DISTRETTI) CHE RACCOLGANO DA 10 A 15 MEDICI DI ASSISTENZA PRIMARIA.
•         RIAPPROPRIAZIONE DELLA CRONICITA’
•         Gli Ambulatori distrettuali ( AD) si occuperanno di trattare in collaborazione con gli specialisti di branca:
•         Diabete mellito non insulino dipendente (diabetologi)
•         ipertensione arteriosa (cardiologi)
•         BPCO (pneumologi)
•         terapia del dolore (ortopedici, fisiatri e reumatologi, oncologi) RIAPPROPRIAZIONE DELLA CRONICITA’
•         Ogni medico sarà presente in AD  per almeno cinque ore a settimana.
•         L’AD dovrà avere la presenza di un medico nell’arco orario 8-14  14-20 dal lunedì al venerdì, prefestivi e festivi esclusi.
•         L’AD , essendo all’interno di strutture del SSN dovrà essere integrato dagli ambulatori delle branche specialistiche seguenti:
•         cardiologia
•         neurologia
•         ortopedia
•         fisiatria
•         diabetologia
•         pneumologia
•         laboratorio analisi
•         radiologia
•         chirurgia

SISTEMA DI MEDICINA DISTRETTUALE

•         RIAPPROPRIAZIONE DELLE CRONICITA’
•         Per ogni una delle 4 branche di assistenza verrà stilato un calendario mensile con le ore di disponibilità del medico.
•         Ogni medico consegnerà all’AD copia delle cartelle cliniche dei propri pazienti inseriti nelle 4 branche.
•         Il personale amministrativo si curerà di contattare i pazienti per invitarli a visita con la periodicità stabilita.
•         Il personale infermieristico si occuperà di effettuare tutte le procedure previste dal proprio mansionario e stabilite con l’AD. (misurazione pressione arteriosa, prelievo ematico, misurazione della saturazione O2, controllo peso, altezza e giro vita, calcolo del BMT.
•         Il medico seguirà i propri pazienti e, previo accordo con i componenti dell’AD, i pazienti facenti capo al gruppo di lavoro dell’AD
•         Per ogni paziente il medico effettuerà i controlli, le misurazioni e le prescrizioni terapeutiche previste dall’accordo.

SISTEMA DI MEDICINA TERRITORIALE

•         Otorinolaringoiatria
•         RIAPPROPRIAZIONE DELLE CRONICITA’
•         Il medico di assistenza primaria nell'ambito del piano di interventi:
•         ha la responsabilità unica e complessiva del paziente;
•         attiva le eventuali consulenze specialistiche, gli interventi infermieristici e sociali programmati;
•         RIAPPROPRIAZIONE DELLE CRONICITA’
•         I medici presenti in AD svolgeranno anche visite ambulatoriali di urgenza per i pazienti catalogati come codici bianchi, appartenenti ai medici componenti l’AD.
•         Per ogni una delle 4 branche si istituirà un tavolo di confronto regionale tra MMG e specialisti di branca per definire le linee guida ed i protocolli di attività
•         GESTIONE DELLE URGENZE
•         Punto critico , sotto i riflettori di questi giorni. Nel Sistema di Medicina Territoriale, i medici di Contininuità Assistenziale oltre ad assicurare la continuità dell’assistenza, nei giorni pre-festivi, festivi e nei notturni, garantendo le urgenze  domiciliari ed ambulatoriali, collaboreranno nell’assistenza diurna negli A.D., su un piano di parità con i medici di Assistenza Primaria presenti, secondo un orario giornaliero h12 ( 8,00 – 14,00; 14,00 – 20,00) ed assicureranno, allo stesso tempo le urgenze esclusivamente ambulatoriali dei pazienti afferenti all’A.D.
•         GESTIONE DELLE URGENZE
•         Negli stessi A.D., o nelle immediate vicinanze, saranno allocati i Presidi di Emergenza Territoriali ( o punti di Primo Intervento), opportunamente attrezzati e dotati di mezzi di soccorso ( ambulanze, auto mediche ecc.) dove i medici dell’EST, monitoreranno, tratteranno o trasferiranno negli Ospedali, eventuali emergenze differibili ( codici verdi) che interverrano durante le h 24.
•         Agli stessi Presidii potranno afferire eventualmente pazienti, visitati per urgenze negli A.D., sia di giorno che di notte.
•         GESTIONE DELLE URGENZE
•         Un sistema flessibile, che risponde alle esigenze che ci vengono chieste: h 24;
•         Presa in carico dei cronici
•         Filtro per le urgenze – emergenze territoriali
•         Salvaguardia del rapporto medico – paziente
•         Costi economici accettabili
•         Rivalutazione professionale della Medicina Generale in tutte le sue componenti
•         Rispetto  della normativa contrattuale vigente.


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