Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

martedì 7 agosto 2012

Sanità e spending rewiew: lobbies, tagli economici e attacco al sindacato

Sotto riportiamo il testo, approvato in via definitiva dalla Camera, dopo il via libera del Senato, relativo alla prescrizione dei farmaci. Non c'è che dire in Italia tutto è possibile; prendiamo atto che l'azione lobbistica è più potente delle considerazioni di buon senso, anche a discapito di un effettiva capacità di prescrizione cosciente da parte del medico. Ormai le considerazioni mediche hanno lasciato il posto alle preponderanti esigenze di carattere economico. Abbiamo già detto dell'assurdità della decisione che, tra l'altro, non fa risparmiare un cent allo Stato, atteso che la differenza fra il farmaco cosiddetto di brand e l'equivalente generico la paga il cittadino ( volontariamente ed informato). I cittadini sono trattati come sudditi , incapaci di poter decidere, dopo consulto con il proprio medico di fiducia,  cosa assumere per curare le proprie patologie. Oltretutto , dalla lettura di questa disposizione, si evince che i cittadini in cura per patologie croniche possono tranquillamente continuare nell'assunzione dei soliti farmaci; mentre quelli che diventano cronici non possono scegliere. Abbiamo dei forti dubbi sulla costituzionalità di tale norma. Adesso come al solito, quello che "ottusamente" si è voluto introdurre, costerà sacrifici ai cittadini che , per vedere riappropiata la propria legittima facoltà di decidere come e con cosa curarsi, dovranno fare un referendum abrogativo di tale norma. 
Altro aspetto del testo approvato sulla spending rewiew in Sanità è il taglio complessivo di 6 miliardi di euro, con le regioni in rientro che vedranno premiati i loro sprechi con la possibilità di aumentare le tasse locali a partire dall'addizionale IRPEF !
In ultimo, ma non per ultimo, il testo prevede che la chiusura degli ospedali sia accompagnata da misure adeguate di potenziamento del territorio con una significativa spinta alla h24 dei medici di medicina generale. Con questo trucco delle tre carte si ingenererà nei cittadini la falsa convinzione che il taglio dei posti letto sarà compensato dalla medicina generale ! Noi sappiamo benissimo che , sul territorio, oltre all'h24 di facciata, non ci sono investimenti, men che mai in termini di attrezzature e di capacità operative. Senza parlare  del gravissimo attacco al sindacalismo medico che con questa imposizione di legge, vedrà, di fatto, scritto i contratti dalla legge stessa! Neanche nei paesi totalitari avveniva tanto!
Ci domandiamo: quando si sveglieranno gli altri sindacati; è possibile che solo lo SNAMI vede queste cose?!
La Segreteria provinciale


Ecco il testo sui farmaci:
11-bis. Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili più medicinali equivalenti, è tenuto a indicare nella ricetta del Servizio sanitario nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. Il medico ha facoltà di indicare altresì la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo; tale indicazione è vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita, corredata obbligatoriamente di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità di cui all“articolo 11, comma 12 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012, n. 27. Il farmacista comunque si attiene a quanto previsto dal menzionato articolo 11, comma 12.

Per approfondire e leggere la posizione del Presidente nazionale dello SNAMI, Angelo Testa, andare al link:
Quotidianosanità 

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