Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

giovedì 2 agosto 2012

Lettera di un convenzionato


Ciao Pasquale,
ieri, 1.8.2012,  ho ripreso il mio lavoro presso il Sert di Caserta.
Però, non immaginavo di essere accolto con simile astio e rancore dalla.........( omissis)
Basta dire che non mi ha rivolto la parola nè uno solo sguardo e da Vittorio sono diventato dr. Troisi.
Evidentemente, secondo il suo modo di vedere, sono io il responsabile di tutta questa odissea.
Ti terrò informato sull'evolversi della faccenda.
TI ALLEGO UNA LETTERA APERTA A TUTTI GLI ISCRITTI SNAMI, CHE SPERO POSSA ESSERE PUBBLICATA.
Saluti Vittorio 

Caro Vittorio,
 pubblichiamo, volentieri, la lettera che hai voluto rendere pubblica. Ti posso assicurare che i tuoi ringraziamenti ci rendono più forti e ci spronano ad andare avanti nella nostra determinazione a difesa dei diritti degli iscritti al sindacato. 
Grazie della tua fiducia nello SNAMI
P.Orlando

Di seguito la lettera aperta :

Ieri, primo agosto 2012 alle ore 8,10, dopo due mesi, ho varcato di nuovo la soglia del Sert di Caserta per riprendere il mio lavoro.
Ciò è stato possibile a seguito della nota, a firma del Direttore Sanitario dell’A.S.L. di Caserta e giunta al mio domicilio venerdì 27.7.2012, in cui il Dott. Danzi ha finalmente sospeso anche se non annullato l’illegittima disposizione che prevedeva il mio trasferimento presso il Sert di Capua. Ordine attuato senza una reale motivazione e in barba a tutte le norme e gli accordi attualmente  vigenti.
Al momento di timbrare il cartellino, dopo sessanta giorni, sono rimasto un po’ perplesso quasi in attesa che qualcuno, per l’ennesima volta, bloccasse tutto sul più bello…….e quelli che hanno seguito la mia odissea, capiranno il perché!
Sono dubbioso sul fatto che la vicenda si sia risolta definitivamente; mi aspetto da un momento all’altro un “rilancio” da parte di qualche Dirigente ASL, ma al momento sono felice per questo primo passaggio.
Ringrazio i due avvocati, Di Monaco e Grassini, che mi hanno ottimamente consigliato e difeso; ringrazio tutti i rappresentanti dello “Snami” che mi hanno seguito dall’inizio della vicenda, avvalorando per l’ennesima volta la rilevanza che può avere un’ organizzazione sindacale ben strutturata: in particolare, ringrazio il presidente provinciale dr. Pasquale Orlando encomiabile per il tempo che mi ha dedicato, ringrazio il dr. Antonio Merola, che ho conosciuto in questa circostanza, per la caparbietà che ha palesato nel portare avanti concetti di giustizia; ringrazio il dr. Giorgio Massara che, seppur non più coinvolto direttamente nei problemi della continuità assistenziale, in nome della nostra vecchia amicizia, ha seguito continuamente l’evolversi della situazione e mi ha spinto a continuare la lotta perché convintissimo sulla correttezza della causa.   
Sono sicuro che senza l’appoggio di queste persone, che mi sono state vicine e mi hanno guidato, la situazione sarebbe ancora in alto mare.
Non ringrazio invece tutti quelli che mi hanno fatto trascorrere sessanta giorni di agitazione, inquietudine, ansia e preoccupazioni; mi permetto di invitarli, in futuro, ad essere più accorti nello svolgere le proprie funzioni  e di avere molto più rispetto per i diritti altrui.
E non porto rancore a quelli che non hanno capito o voluto capire che in questi sessanta giorni io non ho attaccato nessuno, non è nella mia indole.
Ho solo cercato di difendere i miei diritti, come sempre continuerò a fare!  
Un cordiale saluto
Dr. Vittorio Troisi
(un semplice medico convenzionato) 

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