Sicuri di fare cosa gradita, portiamo alla vostra attenzione, un fac simile di manifesto da mettere nelle sale di attesa, che spiega la novità della prescrizione del principio attivo. Manifesto che aggiorna gli assistiti in modo semplice , chiaro e diretto; non mancando di sottolineare che la legge, pur dovendola rispettare, non ha come obiettivo quello di far risparmiare lo Stato.
La Segreteria Provinciale
Di seguito il testo del manifesto:
La Segreteria Provinciale
Di seguito il testo del manifesto:
AVVISO AGLI ASSISTITI SULLE NUOVE NORME PER LA PRESCRIZIONE DEI FARMACI
Come certamente saprete dalle notizie di stampa e televisione, dal 15 agosto 2012 è in vigore nel nostro Paese una legge che obbliga il medico a prescrivere sul ricettario del SSN ( ricetta rossa) non più il nome commerciale del farmaco scelto , ma il nome del principio attivo ( molecola) se questo è fra quelli a brevetto scaduto ( generici o equivalenti) nel caso in cui è la prima volta che si curi una patologia cronica o nel caso di una patologia acuta. E’ una legge dello Stato e, come tale, il vostro medico è costretto ad osservarla.
Il vostro medico può prescrivere un farmaco originale ( anche se esiste il suo generico) in caso di ricettazione di una prima cura di nuova patologia cronica od acuta, ma la legge prevede che debba indicare nella ricetta il motivo e indicare che non è sostituibile. In questo caso il farmacista non può cambiare il farmaco e la differenza di prezzo con l’eventuale generico sarà a vostro carico.
Però è opportuno che sappiate alcune cose, non sufficientemente sottolineate sulla stampa e in televisione:
1) non è vero che il Servizio Sanitario risparmia, perché l’eventuale differenza fra il prezzo del farmaco equivalente e quello cosiddetto di marca la paga il cittadino, sempre correttamente informato dal proprio medico,
2) prescrivere la sola molecola ( principio attivo) impedisce al vostro medico di sapere quale farmaco verrà fornito dalla farmacia.Ogni volta potrebbe variare:
a) il colore della confezione,
b) la forma ed il colore della compressa,
c) gli eventuali effetti collaterali dovuti agli eccipienti, ossia le sostanze che sono aggiunte alla molecola del farmaco
d) le indicazioni cliniche, poichè molti generici non hanno tutte le indicazioni del farmaco originale
e) al momento non esiste in Italia un registro nel quale le marche dei generici siano comparate tra di loro. Negli Stati Uniti ( ad esempio) tale registro si chiama “Orange book” ( libro arancione); in questo modo i medici statunitensi possono verificare con quale marca di generico si può sostituire un altro generico. In Italia non è possibile, perché non esiste.
3) resta fermo il vostro diritto di richiedere il farmaco originale in farmacia
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