Come d'incanto, pur non sottoscrivendo nessun impegno concreto, lo Stato e le Regioni si sono accordate sul fatto che scriveranno, insieme,i paletti.
Per le regioni alla ricerca di fondi è una grande opportunità.
La riforma delle Cure Primarie, come sappiamo tutti ( tranne i venditori di fumo) ha dei costi che le regioni contano di reperire, cominciando con l'eliminazione degli incentivi ai collaboratori di studio, all'informatica e a tutte le forme di associazioni, fin qui previste dagli accordi ( come si evince dalle anticipazioni degli "esperti" - sic ).
Come dire che le famose "isorisorse" che tanti sindacalisti da operetta tentano di farci "ingoiare" non si riferiscono alla invarianza di spesa, ma al finanziamento dei nuovi impegni ad "isorisorse"per le regioni. Cioè togliere ai MMG a dare alle disastrate casse regionali. Con tanti saluti ai "soloni" delle trattative "responsabili". Qui siamo ai tagli netti, per finanziare una vera e propria "controriforma" della medicina generale.
Se va in porto questa scellerata proposta possiamo dire addio alla medicina generale, per far spazio,non ad un potenziamento del territorio, ma ad una nuova costruzione di altri "carrozzoni" politici che serviranno a mascherare lo sgretolamento del SSN, con l'aggravante che, questa volta, l'intesa è bipartisan.
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