Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

giovedì 23 aprile 2015

LO SNAMI : INCONTRO A ROMA CON LA SISAC “AVEVAMO RAGIONE”





Oggi, 23 aprile 2015, alla SISAC sembrava di essere su "Scherzi a Parte". Della serie: ci eravamo lasciati per darci una pausa di riflessione e fare un passaggio con la "politica" per chiarire alcuni aspetti importanti ed inaccettabili del vecchio Atto di Indirizzo. Ebbene, dopo quattro mesi abbondanti, e dopo una "cosiddetta" intesa su un  preambolo politico lo scorso 4 marzo, che lo SNAMI  NON AVEVA FIRMATO ( da solo!), con il licenziamento di un nuovo atto di indirizzo , le stesse Organizzazioni che avevano applaudito il preambolo, "scoprono" che le Regioni non solo non hanno ancora licenziato il "nuovo Atto di Indirizzo" ma che esistono gli stessi "nodi" per i quali si era chiesto la pausa!
Lo Snami aveva ragione e ribadisce la sua posizione nel comunicato stampa che puoi leggere qui ( dal sito www.snami.org).
La Categoria è sotto attacco, non solo dal punto di vista sindacale, ma anche da quello della sua professionalità, con il tentativo, ormai manifesto, di eliminare il rapporto di fiducia medico-paziente per rendere il medico di medicina generale, de facto, un subordinato alle logiche ragionieristiche delle aziende. Con tutti i costi a suo carico; anzi mettendogli le mani in tasca!
E' una logica aberrante ed inaccettabile.  

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