Roma, 25 ott. (Adnkronos Salute) - "È un fatto devastante in termini di ricadute depressive su un settore come il nostro, vitale e strategico per l'economia italiana". Così Mario Buscema, responsabile Federcongressi&eventi per le attività Ecm commenta la decisione di Assobiomedica di sospendere le sponsorizzazioni agli eventi di formazione sanitaria. La decisione - ricorda Federcongressi in una nota - segue il provvedimento, contenuto nella legge di stabilità, che impone un taglio del 30% alle aziende produttrici di dispositivi medici.
Una nuova criticità - evidenzia l'associazione - colpisce dunque le già scarsissime risorse a disposizione degli eventi di formazione per il personale sanitario, dopo le note norme, varate lo scorso agosto, della spending review.
"Il ragionamento che è alla base della nostra decisione è il seguente - spiega il direttore generale di Assobiomedica Fernanda Gellona a Federcongressi&eventi - lo Stato da un lato impone per legge l'educazione continua degli operatori sanitari, ma dall'altro la reputa evidentemente di così scarsa importanza da non mettere a disposizione le risorse economiche necessarie. L'industria dei dispositivi medici ha da sempre supplito a questa carenza. Pur conscia che tale ruolo fosse improprio, essa ha sempre contrastato non solo i regolamenti che non consentivano la trasparenza dei rapporti economici esistenti, ma ha fatto importanti investimenti ritenendo fondamentale un sostegno alla formazione in medicina. Dal momento però che lo stesso Stato impone un taglio lineare del 30% al settore, le imprese sono costrette a rivedere il piano degli investimenti eliminando una spesa che non è compatibile con gli equilibri economici fortemente compromessi dalle manovre finanziarie".
"Ancora una volta - commenta Buscema - le decisioni del Governo dei 'tecnici' deludono il mondo delle imprese. Se da un lato lo Stato impone per legge un complesso e costoso programma per l'educazione continua degli operatori sanitari, dall'altro lo reputa evidentemente di così scarsa importanza da non mettere a disposizione le risorse economiche necessarie. L'industria dei dispositivi medici, insieme a quella farmaceutica, ha da sempre supplito a questa carenza con importanti investimenti, ritenendo fondamentale un sostegno alla formazione in medicina".
"Le decisioni del Governo, seppure comprensibili negli intenti di risanamento economico del bilancio nazionale - conclude - sono ancora una volta devastanti in termini di ricadute depressive di settori vitali e strategici dell'economia italiana". Federcongressi&eventi lancia un appello al Governo affinché "riveda le sue disposizioni economiche in ambito sanitario, che oltre a mettere in discussione la qualità dell'assistenza sanitaria in Italia, rischiano di mettere profondamente in crisi un settore vitale e innovativo quale il mondo delle imprese che si occupano dell'ideazione e realizzazione di attività formative in ambito sanitario".
Pasquale Orlando
Una nuova criticità - evidenzia l'associazione - colpisce dunque le già scarsissime risorse a disposizione degli eventi di formazione per il personale sanitario, dopo le note norme, varate lo scorso agosto, della spending review.
"Il ragionamento che è alla base della nostra decisione è il seguente - spiega il direttore generale di Assobiomedica Fernanda Gellona a Federcongressi&eventi - lo Stato da un lato impone per legge l'educazione continua degli operatori sanitari, ma dall'altro la reputa evidentemente di così scarsa importanza da non mettere a disposizione le risorse economiche necessarie. L'industria dei dispositivi medici ha da sempre supplito a questa carenza. Pur conscia che tale ruolo fosse improprio, essa ha sempre contrastato non solo i regolamenti che non consentivano la trasparenza dei rapporti economici esistenti, ma ha fatto importanti investimenti ritenendo fondamentale un sostegno alla formazione in medicina. Dal momento però che lo stesso Stato impone un taglio lineare del 30% al settore, le imprese sono costrette a rivedere il piano degli investimenti eliminando una spesa che non è compatibile con gli equilibri economici fortemente compromessi dalle manovre finanziarie".
"Ancora una volta - commenta Buscema - le decisioni del Governo dei 'tecnici' deludono il mondo delle imprese. Se da un lato lo Stato impone per legge un complesso e costoso programma per l'educazione continua degli operatori sanitari, dall'altro lo reputa evidentemente di così scarsa importanza da non mettere a disposizione le risorse economiche necessarie. L'industria dei dispositivi medici, insieme a quella farmaceutica, ha da sempre supplito a questa carenza con importanti investimenti, ritenendo fondamentale un sostegno alla formazione in medicina".
"Le decisioni del Governo, seppure comprensibili negli intenti di risanamento economico del bilancio nazionale - conclude - sono ancora una volta devastanti in termini di ricadute depressive di settori vitali e strategici dell'economia italiana". Federcongressi&eventi lancia un appello al Governo affinché "riveda le sue disposizioni economiche in ambito sanitario, che oltre a mettere in discussione la qualità dell'assistenza sanitaria in Italia, rischiano di mettere profondamente in crisi un settore vitale e innovativo quale il mondo delle imprese che si occupano dell'ideazione e realizzazione di attività formative in ambito sanitario".
Pasquale Orlando
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