Perché medicina e territorio

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lunedì 1 aprile 2013

Troise (Anaao) : allo studio possibile disdetta contratto . Riflessioni di un convenzionato.

L'ANAAO, il sindacato più grande della dirigenza medica, per bocca del suo Segretario, Troise, su QuotidianoSanità on line, dice che il suo sindacato sta prendendo seriamente allo studio la possibilità di disdettare il contratto. 
Certo che sentirlo dire da un Dirigente fa impressione. Pensavamo che i medici convenzionati fossero i primi a soffrire della doppia tenaglia dei costi di produzione del reddito in aumento e delle retribuzioni ferme da oltre cinque anni con una perdita del potere di acquisto reale del 20 - 25% . Perdita aggravata dalla politica dei tagli che molte regioni applicano sulla quota variabile del compenso dei convenzionati di medicina generale. Evidentemente ci sbagliavamo e possiamo dire di non essere i soli a risentire di tale contingenza sfavorevole. Quando lo dicevamo eravamo quasi trattati come delle Cassandre, ma, evidentemente, forse, vedevamo giusto. 
Il tempo è galantuomo. Peccato che si è solo perso tempo, nell'illusione di allontanare dalla propria parte i costi della crisi.
La domanda che dobbiamo porci,a questo punto , è la seguente: " si avrà il coraggio di perseguire fino in fondo la strada indicata?"
Sicuramente , fino a quando esisterà chi è più realista del re che tenta di convincerci che è meglio abbozzare e contare sulla bontà del Principe , guardando il bicchiere mezzo pieno, allora la risposta non potrà che essere negativa. Per fare quello che Troise ci fa intravvedere c'è bisogno di una compattezza di Categoria che , al momento, non è dato vedere. A mio avviso, infatti, la disdetta dei contratti dovrebbe essere dell'intera classe medica convenzionata e dirigente del SSN. Solo così, la politica si renderebbe conto di cosa sta realmente accadendo nel mondo della sanità e capirebbe che la salute può essere tutelata, come previsto dall'art 32 della Costituzione, creando le condizioni favorevoli, non solo economiche, ad un impegno serio e motivato degli operatori, in linea con quanto accade nei Paesi più grandi dell'Europa Unita ( siamo sempre la terza economia europea!) e, soprattutto capirebbe che qualsiasi cosa si voglia fare in sanità non si può prescindere dal dialogo e dalla costruzione insieme agli operatori del modello più efficiente ed efficace di sanità.
Se la disdetta dei contratti significa questo, credo che tutto il mondo sindacale medico "responsabile" di questo Paese, debba ragionarci seriamente.
Pasquale Orlando

Leggi su Quotidiano Sanità on line, le dichiarazioni di Troise:

www.quotidianosanità.it - Troise ( Anaao) disdetta contratto

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