Benevento Arco di Adriano |
Si segnala, sul sito nazionale, la lettera del collega Alfredo Montefusco, Presidente Provinciale Snami di Benevento a proposito dell'obbligo assicurativo per la Rc dei medici convenzionati.
Il collega punta il dito, giustamente, contro il sistematico tentativo di distruggere il Medico di Famiglia, anche attraverso leggi, come quella dell'obbligo assicurativo.
Aggiungiamo , dal punto di vista squisitamente sindacale, che assistiamo, ancora una volta, ad una posizione politica incomprensibile, laddove si è procrastinato l'obbligo per i medici dirigenti che lavorano per delle strutture e, quindi, per lo Stato. La domanda che sorge spontanea, a questo punto, è : il medico convenzionato per la Medicina Generale, per chi lavora?
Non valgono, per noi, le stesse necessità "tecniche", visto che veniamo classificati , per stessa ammissione di Controparte, dei "parasubordinati"?
E' paradossale come lo Stato che, ad ogni piè sospinto, ci ricorda che siamo dei "parasubordinati" chiedendoci impegni degni dei migliori "travet", poi ci considera come liberi professionisti "puri" quando si tratta di imporci obblighi come l' assicurativo, dimenticando che il medico di medicina generale si prende cura dell'assistenza sanitaria di base per conto dello Stato oltre a svolgere mansioni di pubblica utilità nell'ambito delle leggi dello Stato e delle direttive Regionali.
L'obbligatorietà dell'assicurazione già vede un mercato in fibrillazione con tariffe in aumento, in mancanza di paletti precisi e specifici per le mansioni ricoperte e difficoltà ad assicurarsi, per le tariffe elevate, per alcune specialità. Situazione che, appunto, ha portato al procrastinarsi dell'obbligo per i dipendenti, in attesa di provvedimenti legislativi ad hoc per definire i paletti "specifici". La medicina generale, invece, secondo il nostro legislatore può tranquillamente affrontare il mare aperto delle tariffe assicurative senza definire i paletti entro i quali muoversi. Perchè?
Il Medico di Medicina Generale è forse figlio di un Dio minore?
E' anche questo l'aspetto, oltre quello sottolineato dal collega Montefusco, che ci lascia perplessi e delusi.
Tra l'altro, ad aggiungere ulteriore preoccupazione, c'è da sottolineare che nel nuovo "codice deontologico" la mancata copertura assicurativa è motivo di contestazione, essendo citata come "dovere" del medico.
Pasquale Orlando
Medicina e territorio
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