Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

sabato 12 luglio 2014

Patto della Salute: il testo. Le polemiche. Un "Patto" solo politico.




E'' stato siglato il Patto della Salute per il  2014 - 2015, con la divulgazione del relativo testo                ( fonte www.snami.org/news/2014/). Di particolare interesse, per quanto riguarda la medicina generale, gli articoli relativi alle Cure Primarie con la definizione dell'organizzazione e programmazione, secondo il decreto Balduzzi ( Legge 189/2012 - testo ) . Normativa che, di fatto, viene elaborata " ope legis " senza nessun confronto con i sindacati. Si segnala, fra l'altro, l'attivazione del numero ( europeo) 116.117 per le "cure mediche non urgenti" (!?) - comma 12 dell'art.5-, che non si capisce a cosa serve, visto che, appunto, per definizione è dedicato alle cure mediche "non urgenti" che, come tali, possono essere procrastinate ai normali orari !! .  Aggiungiamo il "pasticcio" sul pensionamento dei dipendenti, di fatto, anticipato di cinque anni, senza guardare tanto per il sottile sulla anzianità contributiva, mentre si lasciano i privilegi ai soliti noti. Se, poi, calcoliamo che molti colleghi si sono inseriti fra i 40 e i 50 anni, si capisce bene che si tratta di una altra mazzata gratuita a chi, non per sua colpa, non può raggiungere una adeguata anzianità contributiva. E' un patto buono solo per confermare il tetto programmato per gli stanziamenti, ma che, in definitiva, lascia mano libera alle Regioni senza tanti riguardi per le parti sociali. Una sorta di dirigismo sanitario locale che non guarda in faccia a nessuno, men che mai ai medici e agli operatori sanitari che sono, in definitiva, gli attori principali che dovrebbero garantire questo scenario. Francamente un modo di procedere non democratico e inaccettabile. Lo SNAMI come sempre sarà in prima linea per contrastare questa deriva.

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