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Ieri ha scritto a Medicina e Territorio un collega,in risposta all'editoriale pubblicato il 5 dicembre scorso, che ha esternato il suo pensiero sulla situazione attuale della Medicina Generale. Si è "sfogato" con argomentazioni che nascondono un "vissuto" da persona corretta, quale è, che lo portano alla richiesta della dipendenza. Naturalmente ho risposto alla sua e-mail e, ottenuto il suo permesso a pubblicare lo scambio di idee, lo posto qui di seguito, sperando di incontrare la curiosità dei lettori e, magari, di stimolarli ad un intervento. Il collega si chiama Ciro Di Benedetto ed opera nella ASL Caserta. Lo ringrazio, pubblicamente, per aver acconsentito alla pubblicazione della sua mail su un argomento che ritengo di stretta attualità a livello nazionale.
Ecco la Mail del collega Ciro Di Benedetto :
06/Dic/2014 15:44 "Ciro Di Benedetto" ha scritto:
Caro Pasquale
Forse sarebbe il caso , nella prossima tornata di rinnovo cantrattuale, se e quando ci sara' , di ripescare quell' "insano " proposito prospettato in passato da alcune regioni riguardo al passaggio alla dipendenza dei medici di medicina generale e fortemente osteggiato dai sindacati , anche in barba ai risultati di sondaggi effettuati dagli stessi per conoscere il pensiero degli iscritti . Ricordo che tempo fa anche lo stesso SNAMI ne propose uno i cui risultati non sono mai stati ufficializzati perche' credo che la maggioranza dei votanti, non so se in numero statisticamente significativo, abbia votato per la dipendenza .Perche' la dipendenza ? Perche' ,avendo i "cosiddetti" potremmo tirarci fuori dal pantano , potremmo dire no a quei pazienti che dopo aver visto in televisione l'ultima novita' in fatto di diagnosi , ci vengono a chiedere il tale esame o ci suggeriscono che una tac è meglio di una risonanza o viceversa , gli esenti o gli ultraesenti che viaggiano in fuoristrada ci chiedono ad ogni piè sospinto il tale o il tal'altro esame a loro non necessario perche' tanto paga pantalone cioe' noi che paghiamo le tasse. Potremmo , con maggior forza , ribattere ai centri accreditati ,che tramite i pz ci fanno sapere che " il vostro medico DEVE scrivere cosi' ", ma che vadano a prenderselo in quel posto ; potremmo con assoluta sicurezza rimandare al mittente , leggi cliniche ed assimilati ,quelle richieste di ricovero per spremere un foruncolo . Potremmo cioe' finalmente lavorare in scienza e coscienza senza "divagazioni "o compromessi ,sicuri di non aver partecipato economicamente in negativo allo sfascio della sanita' .Queste cose le sappiamo tutti , ascolto le lamentele di tanti colleghi durante gli incontri Ecm , ma ufficialmene siamo tutti allineati a seguire i nostri capi sindacali ,di tutti i sindacati ,che sempre di piu' mi pare rappresentino solo se stessi . Non si spiega come gli ultimi contratti sottoscritti sia per convinzione (?) ,sia solo "tecnicamente" stiano o meglio abbiano reso il nostro lavoro sempre piu' alienante . Siamo additati come gli spreconi della sanita' .ovviamente non e' vero , ma in coscienza quanti di noi hanno prescritto una glicemia in piu' , un giorno di malattia in piu' , pur di non perdere il pz ? Potremmo contarci in poche centinaia, quelle poche centinaia che perseverano pervicacemente ad agire con impegno e dedizione ,senza "distrazioni " a scapito del proprio massimale . La dipendenza per non dover uscire di casa febbricitante , magari con tempo pessimo per andare a visitare , quel pz che stava morendo con febbre altissima ma che trovi a casa , seduto in poltrona con un po' di mal di testa che ti dice che ieri aveva un febbrone a 37 e mezzo e che oggi dato il cattivo tempo non se l' è sentita di uscire per venire a farsi visitare in studio e se ti azzardi a fare qualche rimostranza , il giorno dopo ti ritrovi ricusato. Personalmente mi sono pero' levate parecchie soddisfazioni mandando a quel paese chi chiedeva la luna e a quel paese manderò ancora chi la luna dovesse chiederla in futuro .Ma ci rendiamo conto che "qualcuno "sta ancora insistendo per tenere gli studi aperti h 24 ? Voglio timbrare il cartellino, voglio dedicarmi con passione durante il mio orario di servizio a chi soffre, ma poi voglio ritornare "in borghese" e dedicarmi alla mia famiglia, ai figli , dei quali mi sono perso i primi passi, le prime parole perche' allora facevo i turni in guardia medica , altra figura professionale bistrattata . Nemmeno mia madre ho potuto portare in ospedale quando anni fa ebbe un infarto , perche' sempre in servizio prefestivo di guardia medica senza possibilita' di cambio , e piu' recentemente per un cataclisma abbattutosi sulla mia famiglia , ho potuto contare sulla solidarieta' di colleghi , una in particolare ,che mi hanno sostituito , quando ne ho avuto bisogno , perche' lo studio del medico di medicina generale non puo' essere chiuso se non quando previsto dal contratto . Quanti altri colleghi , con gravissimi problemi di salute si sono dedicati alla professione , andando in studio con la morte affianco ? E allora ? Vogliamo ancora continuare a farci del male ? Sara' pure uno sfogo il mio ma riflette abbastanza bene il mio pensiero . Altri tagli , altri no da dire ai pazienti , altre discussioni , altri controlli dall'alto sul perche' e sul percome hai fatto cosa mentre attorno a noi si continua a gozzovigliare su tavole faraonicamente imbandite . Non voglio mangiare anch'i o ovviamente, ma mi sia almeno consentito digiunare a modo mio .
Cordiali saluti.
Ciro Di Benedetto
Di seguito la mia risposta :
Caro Ciro,
Le tue osservazioni,il tuo "sfogo" è legittimo. Per andare subito al sodo posso dirti che per avere la dipendenza l'unica possibilità è un cambio di legge. Già, perché la convenzione, come mezzo per assicurare il MMG e il pediatra , è scritta all'art.48 della 833/78 che ha istituito il SSN nel nostro Paese. Quindi qualsiasi richiesta in tal senso si scontra con il fatto che va cambiata una legge. È un problema squisitamente "politico". Come politico e, aggiungo, demagogico, è il fatto della propagandata h24. Lo sanno bene persino quelli che hanno portato avanti questa cosa. Ma Parigi val bene una Messa! Tutto fa brodo per far ingoiare una riduzione, nei fatti, del SSN che vira con decisione verso le mutue integrative e noi, novelli servi della gleba, siamo utili a dare quel minimo di sanità gratis sul territorio. Ben sapendo che senza appositi finanziamenti nessuna riforma ( o rifondazione) che si prefigga di dare di più in termini di lavoro e servizi, può mai avere velleità di riuscita. Che fare allora? Ci vorrebbe una presa di coscienza seria della Categoria con la disdetta del contratto e lasciando in braghe di tela Controparte dalla sera alla mattina! Ma quanti ci seguirebbero? Molti, moltissimi, non rispondono o non ci sentono da quest'orecchio. Si delega. Salvo, poi, lamentarsi dando la colpa a chi si è delegato. Siamo italiani, abituati all'armiamoci e partite! Non si fanno cosi le rivoluzioni! !! Controparte ci conosce, sa che dietro i numeri dei sindacati c'è scarsa voglia a lottare seriamente. Perché? Perché ancora si guadagna da vivere e, secondo alcuni sindacati ( tipo lo .....) anche bene. Purtroppo la massa dei cittadini guarda il lordo e non se ne frega una mazza delle spese, dell'assenza di malattie, ferie e liquidazione. Anche questo ci tocca sopportare . Tu dici bene. Ma le soluzioni passano attraverso la partecipazione ad una lotta che i Colleghi hanno dimostrato di non voler fare. Quindi i sindacati cercano, nel bene e nel male, di difendere il difendibile e, fra i tanti, lo SNAMI è sempre in prima linea. Ma ci vuole partecipazione, partecipazione e voglia di lottare.
In attesa di riscontro, ti invio i miei più cordiali saluti e auguri per le prossime Festività a te e famiglia.
Pasquale Orlando