Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

mercoledì 5 dicembre 2012

Atto di indirizzo per adeguamento della Convenzione al decreto Balduzzi: de profundis della medicina generale!

Il piatto è servito! Ecco il "de profundis" della medicina generale. Orchestra della rinomata ditta "Sindacato di Palazzo"; direttore d'orchesta : il suo Segretario.
Di seguito le anticipazioni del sole 24 ore sulla proposta della Conferenza Stato Regioni in merito all'Atto di indirizzo sul quale si dovrebbe discutere ( sic !) l'adeguamento della convenzione al decreto Balduzzi, tanto osannato dalla FIMMG e accoliti ( SUMAI etc.). Gli apprendisti stregoni ( la rifondazione, ricordate?) hanno finito per essere gabbati dalla loro stessa "magia". La cosa tragica è che il loro fallimento sta travolgendo la medicina generale in Italia e sta per trasformare i medici di medicina generale nei nuovi poveri. Come se il nostro Paese ne avesse bisogno! Già adesso si vedono le solite sceneggiate di roboanti comunicati di guerra fatti da chi, fino ad ieri, ha osannato il decreto ed , anzi, si era reso disponibile anche ad adeguamenti a costo zero. Eccoci accontentati. Altro che costo zero. Ci costerà lacrime e sangue. Saremo, se passa questa immangiabile schifezza, i novelli schiavi. Liberi professionisti per il fisco, con tutte le conseguenze del caso, ma "incatenati" alla galera pubblica. Grazie FIMMG, hai capito tutto!!

Ecco il testo, secondo le anticipazioni del sole 24 ore:


Arriva dalle Regioni la bozza di direttiva per cambiare le cure primarie secondo la riforma del decretone Balduzzi. Ma a precise condizioni: esclusività del rapporto di lavoro per i medici di base e taglio netto delle indennità che percepiscono a vario titolo (associazionismo, indennità informatica, incentivi per personale eccetera). 
A indicare i paletti per l'applicazione della legge 189/2012 è la bozza di atto di indirizzo alla Sisac, la struttura interregionale che tratta le convenzioni con i medici convenzionati, messa a punto dal Comitato di settore sanitario per riaprire il tavolo con i medici e adeguare - entro il 14 maggio del 2013 - gli accordi collettivi di Mmg, pediatri e specialisti al decreto. Condizioni legate alla spesa: le nuove «aggregazioni funzionali territoriali (Aft)» per esercitare la medicina sul territorio costano, ma di finanziamenti non c'è l'ombra.
Tra gli aspetti critici da affrontare c'è il riconoscimento delle competenze regionali in materia di organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria, «solo apparente», poiché la dotazione strutturale, strumentale e di servizi delle nuove forme organizzative mono e multiprofessionali e dunque il numero e la dislocazione geografica «richiedono la stipula di accordi regionali o aziendali». Non solo. Alle Regioni tocca anche l'onere di attrezzare tutte le aggregazioni funzionali territoriali. Obbligo che crea anche problemi organizzativi: a chi devono essere forniti i mezzi di produzione e dove potrebbe essere collocato eventuale personale dipendente.
C'è poi da «introdurre e disciplinare» il nuovo ruolo unico dei medici. Gli accordi «devono recepire, in modo esplicito e non ambiguo, il principio del l'obbligatorietà dell'adesione dei medici all'assetto organizzativo e al sistema informativo di ciascuna Regione e al sistema informativo nazionale».
Quanto al ruolo unico, secondo le Regioni significa «uniformi requisiti e modalità di accesso alle funzioni della medicina generale: assistenza primaria, continuità assistenziale ed emergenza territoriale. Un processo che deve avvenire «fermi restando i livelli retributivi specifici delle diverse figure professionali». Cioè a costo zero. Tra le condizioni perché le Regioni provvedano alla dotazione di aggregazioni funzionali territoriali e Unità di cure primarie, per il Comitato di settore va inserita l'esclusività del rapporto del singolo professionista con il Ssn; tra i requisiti, una divisione del lavoro tra i professionisti capace di garantire una copertura h24; tra le modalità, la riconversione degli ospedali.

Ormai siamo caduti in basso. Peggio di così non potevamo arrivare.
Chi ha contribuito a determinare questo stato di cose, dovrebbe avere il buongusto di stare zitto e lasciare il campo a quanti sono disposti a lottare. Perchè i tempi del dialogo sono esauriti. Questi vogliono farci pagare la crisi del SSN, che è squisitamente politica, scaricando su di noi la loro incompetenza ed incapacità. Chi è stato loro complice non può avere diritto a parlare. Si dimetta!

Pasquale Orlando

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